Circa 10.000 anni fa (Neolitico), l’Homo Sapiens comincia a scegliere consapevolmente di cosa cibarsi e a modificare la biodiversità. Nascono agricoltura, allevamento, le prime costruzioni, i villaggi, il forno. Si comincia a cucinare, si fondono i metalli. Per la prima volta in natura, un animale aumenta le sue performance: più forte con la leva, più veloce con la ruota, più efficiente con gli strumenti che si fabbrica. Tuttavia, per migliaia di anni, fino alla metà del ‘700, l’uomo ha utilizzato fonti di energia inalterate nel tempo: la forza animale (per lavorare, per gli spostamenti) e il fuoco (per scaldarsi, per produrre metalli) non facendo registrare un aumento significativo della sua impronta ecologica.